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Pubblico Impiego

Guida a flessibilità e cessazione dei contratti di lavoro

di Chiara Vannini

Pubblico Impiego

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Quali sono i termini di preavviso per la cessazione del rapporto di lavoro? E quali le condizioni per cui un dipendente pubblico può chiedere e ottenere un rapporto di lavoro flessibile, magari attraverso un contratto part-time?

Cessazione del rapporto di lavoro

Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato può essere cessato nelle seguenti situazioni:

  • quando il dipendente abbia raggiunto l’età massima prevista dall’ordinamento vigente (pensione)
  • per recesso da parte del datore di lavoro (licenziamento) o del lavoratore (dimissioni)
  • per decesso del dipendente
  • per il superamento del periodo di malattia definito dal CCNL
  • per infortuni, malattie professionali o infermità che precludono la capacità lavorativa del soggetto (inidoneità al proficuo lavoro)
  • per licenziamento per grave violazione del codice disciplinare
  • per perdita della cittadinanza, dove prevista come requisito per l’accesso.

Nel caso di raggiungimento dell’età massima prevista, non è dovuto il preavviso, perché la risoluzione del rapporto di lavoro avviene automaticamente al verificarsi della condizione prevista ed avviene dal primo giorno del mese successivo a quello di compimento dell'età prevista dalla legge.

L’Azienda comunica comunque per iscritto la risoluzione del rapporto.

Preavviso di risoluzione del contratto

Tranne nei casi di risoluzione automatica del rapporto di lavoro e del licenziamento senza preavviso, in tutti gli altri casi è previsto un preavviso per la risoluzione del contratto così fissata:

  • 2 mesi per i dipendenti con un’anzianità di servizio fino ai 5 anni
  • 3 mesi per i dipendenti con un’anzianità di servizio fino a 10 anni
  • 4 mesi per i dipendenti con un’anzianità di servizio superiore ai 10 anni.

Per anzianità si intende quella maturata nell’azienda in cui si verifica la risoluzione, salvo nel caso in cui il dipendente provenga da un’altra amministrazione tramite il passaggio diretto di personale.

Se è il dipendente stesso che decide di recedere al contratto, ha l’obbligo di comunicarlo per iscritto all’azienda e i termini di preavviso sono ridotti della metà.

Le ferie non possono essere fruite durante il periodo di preavviso. Il periodo di preavviso viene calcolato nel periodo di anzianità di servizio. In caso di decesso del dipendente, o nel caso in cui al dipendente venga accertata un’inidoneità assoluta ad ogni proficuo lavoro, l'Azienda corrisponde al dipendente l'indennità sostitutiva del preavviso e una somma corrispondente ai giorni di ferie maturati e non goduti.

Ricostituzione del rapporto di lavoro

Il dipendente che ha interrotto il rapporto di lavoro volontariamente per recesso o per motivi di salute, entro cinque anni dalla data di cessazione può richiedere la ricostituzione del rapporto di lavoro, ovvero di essere riassunto dall’amministrazione.

L’azienda ha l’obbligo di pronunciarsi entro 60 giorni dalla richiesta; qualora dia parere favorevole, il dipendente viene ricollocato nello stesso profilo e categoria rivestiti al momento delle dimissioni.

Il parere favorevole da parte dell’azienda è strettamente correlato alla disponibilità di posti vacanti, alla presenza dell’idoneità fisica (ad esempio se il contratto di lavoro era stato interrotto per motivi di salute) e alla presenza dei requisiti lavorativi.

Flessibilità del rapporto di lavoro

Assunzioni a tempo determinato

In linea generale, l’ente o amministrazione può assumere personale a tempo determinato nei seguenti casi:

  • sostituzione di personale assente con diritto alla conservazione del posto, compreso il personale che fruisce dei congedi per gravi motivi personali. Se si tratta di una forma di astensione programmata, l’assunzione a tempo determinato può essere anticipata fino a trenta giorni prima per assicurare l’affiancamento del lavoratore che si deve assentare
  • personale in gravidanza o puerperio, sia nel periodo di astensione obbligatoria che facoltativa; nel periodo di congedo parentale e congedo per malattia dei figli. Anche in questo caso, se si tratta di una forma di astensione programmata, l’assunzione a tempo determinato può essere anticipata fino a trenta giorni prima per assicurare l’affiancamento del lavoratore che si deve assentare.

Tempo parziale (part–time)

Il dipendente del comparto, assunto da una pubblica amministrazione, ha il dovere di prestare servizio per 36 ore alla settimana (tempo pieno/full time). In casi particolari, al dipendente può essere concesso un tempo parziale di lavoro, detto part–time, che può essere verticale o orizzontale, al 30%, 50% o 75% di copertura oraria.

Il part–time viene concesso dall’amministrazione secondo una programmazione annuale del fabbisogno di personale e su richiesta del dipendente per comprovate esigenze personali/famigliari.

In linea generale viene data priorità ai dipendenti che assistono famigliari portatori di handicap o affetti da gravi patologie, o a genitori con diversi minori a carico.

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NurseReporter

Commenti (1)

Twilight

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7 commenti

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#1

Bell'articolo, molto chiaro ed esaustivo