Nurse24.it
scopri i vantaggi della convenzione

contratto sanità

Naddeo (Aran): a fine settembre nuovo contratto

di Redazione Roma

Pubblico Impiego

    Successivo

Oggi l’ipotesi è all’esame del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Dipartimento della funzione pubblica. Da parte sua, il Mef ha richiesto prima della pausa estiva alcuni chiarimenti tecnici in ordine agli oneri del contratto. Delucidazioni alle quali l’Aran ha già risposto. Ottenuto il parere positivo, l’ipotesi di accordo dovrà passare in Consiglio dei ministri e quindi alla Corte dei conti. Penso che la firma definitiva, salvo imprevisti, potrà avvenire entro fine settembre, riporta in una nota il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo.

Entro fine settembre la firma definitiva del contratto

Antonio Naddeo, presidente Aran

Sulle pagine del proprio blog, il presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni fa il punto sullo stato dell’arte, a due mesi e mezzo dalla firma della pre-intesa del Ccnl comparto sanità 2019-2021.

Così – breve passo indietro – Antonio Naddeo precisa che gli arretrati calcolati fino al mese di ottobre 2022 ammontano da 2.268,41 a 3.135,49 euro per tutto il personale a seconda della posizione economica di appartenenza; per il personale infermieristico (l’indennità infermieristica) da 3.775,45 a 4.736,87 euro; per il personale sanitario non infermieristico (indennità tutela malato) da 3.175,75 a 4.039,69 euro.

Ricordando altresì che lo scorso 15 giugno, appunto, l’Aran ha sottoscritto con tutti i sindacati (prima volta nei contratti della sanità) l’ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto sanità per il triennio 2019/2021. Un testo – nei confronti del quale sono state sollevate anche perplessità, come nel caso della Fnopo – contraddistinto da numerose e rilevanti innovazioni concernenti aspetti importanti per le circa 700mila unità di personale del settore.

Revisione del sistema di classificazione del personale

Nel blog post, il presidente del’Aran ricorda che l’accordo ha operato, al pari del contratto delle funzioni centrali, una revisione del sistema di classificazione del personale prevedendo cinque aree di inquadramento ed accogliendo la recente innovazione legislativa di un’area di elevata qualificazione.

In particolare, nell’ambito del sistema di classificazione, abbiamo previsto una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza e basandolo sui principi di maggiore responsabilità e di impegno realmente profus.

Nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali

In merito al Testo, una novità rilevante – nelle stesse parole di Naddeo – è rappresentata dal nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali basato su “differenziali economici di professionalità” da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico. Differenziali stipendiali che sono finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione.

Revisione del sistema delle relazioni sindacali

Anche il sistema delle relazioni sindacali ha vissuto un importante restyling nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi dell’informazione e del confronto e con una valorizzazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione. E ancora, ci sono state modifiche sostanziali per le norme sul rapporto di lavoro, dove – puntualizza ancora il presidente dell’Aran – abbiamo cercato di trovare un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali delle aziende e degli enti.

Particolare rilievo assume anche la nuova disciplina del lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile, previsto dalla legge n. 81 del 22 maggio 2017 – “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” – e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.

Nuovo sistema di classificazione professionale

Con decorrenza 1° gennaio 2021, sul piano del trattamento economico l’accordo riconosce un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per tredici mesi ed una rivalutazione dei fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mensili per tredici mensilità. Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per tredici mensilità.

Soprattutto, fa ancora presente Naddeo, mirando a valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili del ruolo sanitario e socio-sanitario, l’ipotesi di contratto, in applicazione di alcune disposizioni previste nelle ultime due leggi di bilancio, istituisce l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere, l’indennità di tutela del malato e promozione della salute per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario ed una specifica indennità destinata al personale operante nei servizi di Pronto soccorso. Pertanto, fermo restando anche le nuove indennità, l’accordo raggiunto permetterà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione pari al 7,22%. E da domani, primo giorno di settembre, riprende il conto alla rovescia.

Ritorna al sommario del dossier Pubblico Impiego

Giornalista

Commento (0)