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Infermiere, commissione lavoro e sclerosi multipla

di Gianluca Auriemma

Pubblico Impiego

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La prima cosa importante da fare è chiedere l'esenzione dalle notti. Credo di aver digerito meglio la notizia di avere la sclerosi multipla rispetto al fatto che mi si prospettava l'addio all'essere un Infermiere turnista. Forse è da quel momento che mi sono reso veramente conto di come sarebbe cambiata la mia vita.

Fare la notte era un rito per il sottoscritto. Piccoli cerimoniali di preparazione eseguiti quasi sempre nello stesso modo. Il riposo pomeridiano, il conseguente risveglio con l'odore del caffè preparato da mia moglie, doccia, preparazione della borsa, cena e partenza direzione Ospedale.

Tutto proseguiva con il primo caffè di una lunga serie e la possibilità, che solo il turno notturno può dare, di svolgere il proprio lavoro e quindi l'assistenza verso i pazienti nel modo migliore. Potrei dilungarmi sul perché e sul per come, ma non è questa la sede adatta.

Quello che voglio condividere con voi è il fatto che dal momento che sono diventato un "diurnista" è iniziato un piccolo e fastidioso calvario. Per l'Azienda è sorto il problema "e ora cosa gli facciamo fare?". Per il sottoscritto il quesito "e ora che fine faccio?".

Nel mondo perfetto e dei sogni mi sarei aspettato subito una convocazione da parte dell'Azienda, un'amichevole e calorosa riunione con loro, magari con la presenza di uno strizzacervelli che fa sempre molto "chic" e molto film tipo "arma letale"... a tal proposito ricordatevi che sto sognando.

Poi mi sarei aspettato un piano di ricollocamento da decidere di comune accordo. Ma il mio mondo perfetto non esiste così come il mondo dei sogni, quindi inutile dirvi che il dopo è stato ben diverso.

Convocato dal Medico Competente, dopo la visita mi viene recapitato il seguente giudizio: ... idoneo alla mansione (???!!!) di infermiere in settori con indice di rischio MAPO trascurabile ed esonero dal lavoro notturno

La Sclerosi Multipla non la si può valutare con il MAPO. Ci sono altre mille maledette problematiche da tenere in conto, e tra queste due sono fondamentali secondo me, stress e stanchezza. La mia opinione è che il giudizio sia sbagliato, punto. Immediatamente presento il ricorso. 

Di comune, momentaneo, accordo con la coordinatrice e il Direttore del reparto, inizio un'attività diversa rispetto all'assistenza diretta ai pazienti. Divento un infermiere "tecnico" che si occupa della gestione di tutti i macchinari e similari della Terapia Intensiva e della Sala Operatoria.

Perché momentaneo? Il motivo risiede nell'attesa del giudizio finale della Commissione Medica e Aziendale sperando in una corretta valutazione di tutte le problematiche lavorative concernenti chi ha la sclerosi multlipa.
A voi, miei cari amici, sono accadute disavventure simili? Testimoniate le vostre esperienze, scriveteci una mail, sono/siamo curiosi di capire se questi episodi sono solo dei casi o se è una costante delle varie realtà lavorative ospedaliere.

And you wanna break our walls down, and you wanna destroy us? Well you go to Hell! Oasis

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