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Cgil e Uil proclamano lo sciopero, la CISL: scelta errata

di Redazione Roma

Pubblico Impiego

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Trovo incomprensibile la decisione della Cgil e della Uil di spostare il confronto dai tavoli sindacali alla piazza in questo momento. Così il segretario generale della Cisl Fp, Petriccioli, sullo sciopero generale in programma il 16 dicembre. Quindi puntualizza: La lotta ai tavoli di trattativa ha permesso di conquistare i miliardi necessari a finanziare le indennità per gli operatori sanitari.

Cgil e Uil: proclamato lo sciopero il 16 dicembre

La scelta di spostare il conflitto nelle piazze e di annunciare improbabili scioperi politici, considerando il contesto socio-economico che stiamo vivendo, dopo oltre venti mesi di crisi pandemica, può bloccare i tavoli di contrattazione, inasprire le relazioni industriali nei settori privati, con il rischio di arretramenti rispetto alle posizioni conquistate con l’interlocuzione. Non porteremo bandiere in piazza per puro tatticismo a favore di telecamera se a rischio ci sono i diritti delle persone che rappresentiamo. Esprime tutto il proprio rammarico il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, che attraverso una nota si dimostra perplesso in merito alla scelta – etichettata come incomprensibile – assunta da Cgil e Uil di spostare il confronto dai tavoli sindacali alla piazza in un frangente come quello attuale.

Certo entrambi hanno più volte ribadito di essere sempre disponibili al confronto – il dialogo non è interrotto, si può riprendere in qualsiasi momento. Ma ci devono essere cambiamenti molto importanti –, ciò nonostante l’annuncio di sciopero generale delle due confederazioni sindacali lascia poco margine alle interpretazioni. Come riporta la nota congiunta: Pur apprezzando lo sforzo e l’impegno del premier Mario Draghi e del suo esecutivo la manovra è stata considerata insoddisfacente da entrambe le organizzazioni sindacali, in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile.

La lotta ai tavoli di trattativa e non nelle piazze

Parole che Petriccioli non sente di condividere. La lotta ai tavoli di trattativa e non nelle piazze – prosegue il segretario,riferendosi al comparto pubblico – ha consentito di conquistare i miliardi necessari a finanziare le indennità per gli operatori sanitari e le risorse per i contratti di lavoro pubblico nelle funzioni centrali, nelle funzioni locali e nella sanità, così come avevamo ottenuto quegli stanziamenti straordinari utili a cominciare ad affrontare il problema del precariato covid in sanità. Occorre precisare che lo sciopero generale del 16 dicembre sarà di 8 ore nel rispetto delle norme di legge – ha puntualizzato il leader della Cigl, Landini – ma essendo nel pieno della pandemia, l’intero settore della sanità sarà esentato.

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