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Manovra, Fials: non c'è traccia di valorizzazione del SSN

di Redazione

Pubblico Impiego

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Defiscalizzazione della produttività, incentivi al personale, interventi sui salari e superamento della logica di erogazioni “una tantum”. È quanto chiede la Fials, che boccia con decisione la manovra finanziaria: Una manovra finanziaria rivolta all’intera collettività nazionale che non parla di Sanità e non si cura del numero rilevantissimo di coloro che ci lavorano, non può dirsi orientata allo sviluppo, alla crescita e al benessere del Paese.

Bocciatura secca per la finanziaria dalla Fials: non parla di sanità

Dalla Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità (Fials) arriva una forte e decisa bocciatura alla manovra finanziaria, che porta indietro il Paese e, così come espresso da Bankitalia, le cui definizioni fiscali assunte penalizzano pesantemente i lavoratori dipendenti.

Grande assente, poi, è la Sanità: Non ci sono misure a favore degli operatori e dei professionisti – scrive Fials in una nota - non c’è stanziamento di fondi per il rinnovo del contratto, nulla per motivare almeno economicamente il personale, non si presta attenzione ai cittadini, agli operatori tutti e al SSN riducendo i finanziamenti per interventi vincolati.

Insomma, a quello che è un grande patrimonio del nostro Paese, il Servizio Sanitario Nazionale – continua Fials - viene evidentemente mandato il messaggio di cavarsela da solo come ha già dimostrato di saper fare nei drammatici anni della pandemia sia negli ospedali che nel territorio.

Una manovra sterile, senza coraggio e poco attenta alla totalità dei cittadini a cui è necessario, invece, far comprendere che su questa strada potrebbe essere messa a rischio l’universalità del sistema e l’erogazione di cure gratuite e accessibili a tutti

Eppure – continua la nota Fials - si potrebbe evidenziare attenzione ed impegno verso l’intero comparto sanità e relativo bilancio su cui, ad esempio, incidono molto i meccanismi di controllo riguardanti i tetti alla spesa per i farmaci e i dispositivi medici, un processo di programmazione e razionalizzazione della spesa non sempre efficace e un contributo orientato adeguatamente dal PNRR.

Su questa scia, Fials chiede da subito un segnale di attenzione nella manovra: defiscalizzazione della produttività, incentivi al personale, interventi sui salari, superamento della logica di erogazioni “una tantum”. Perché i professionisti e gli operatori sanitari e socio sanitari hanno dimostrato di essere pronti a soddisfare i bisogni di salute ed assistenza dei cittadini con competenza e disponibilità. Sempre, non solamente “una tantum”.

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