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Commissione Paritetica, Fials: lavori a dignità per il comparto

di Redazione

Pubblico Impiego

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La Commissione dovrà essere in grado, entro l’anno, di quantificare il costo economico complessivo del nuovo ordinamento professionale, di modo da poter essere finanziato dalla legge di bilancio 2020. Diversamente, sarebbe inutile avviare il negoziato contrattuale. Così Giuseppe Carbone, Segretario Generale Fials, sull'avvio dei lavori della Commissione Paritetica sull’ordinamento professionale. E sul piatto la Fials mette proposte precise e ben mirate: l’allineamento giuridico e contrattuale con la dirigenza sanitaria, per riconoscere a tutti i professionisti pari dignità professionale ed economica, in rapporto alle competenze, autonomia e responsabilità.

FIALS: nuovi percorsi di carriera per dipendenti del comparto sanità

Giuseppe Carbone, Segretario Generale Fials

Iniziano oggi - a 4 mesi dalla scadenza del contratto vigente (31 dicembre 2018) - i lavori della Commissione Paritetica sull’ordinamento professionale, prevista dall’articolo 12 del Ccnl 21 maggio 2018 del Comparto Sanità e composta dai sindacati firmatari del contratto, dalle Regioni e dall’Aran.

Un contratto che, ricorda Giuseppe Carbone, la FIALS ha firmato con sofferenza, perché privo di un nuovo ordinamento professionale e di sistemi di valorizzazione del personale.

Secondo il Segretario Generale è necessario che la Commissione lavori a ritmi serrati e senza porsi alcun vincolo, poiché l’ordinamento professionale attuale non corrisponde più alle funzioni e competenze correnti degli operatori del Comparto Sanità. Negli ultimi decenni vi è stata una notevole evoluzione nel sistema sanitario nazionale che ha determinato nuove funzioni e competenze agite dai dipendenti della sanità, ma non riconosciute a causa della rigidità delle norme legislative e dei contratti, non escluso l’ultimo.

Sono diverse anche le proposte che riguardano le professioni tecniche e amministrative, come ad esempio gli Operatori socio sanitari per i quali la Fials individua come necessaria una revisione totale degli attuali profili professionali per adeguarli alle funzioni, attività e competenze proprie.

La Commissione Paritetica per l’ordinamento professionale deve essere il primo passo verso la modernizzazione e gli investimenti in capitale umano, che devono proseguire con la tornata contrattuale 2019-2021, per dare il doveroso riconoscimento ai vari professionisti per le loro competenze in un sistema organizzativo della salute più efficace ed efficiente

È un compito laborioso e complesso - chiosa Carbone - ma è la strada da percorre per provare a realizzare un ordinamento del personale finalmente adeguato all’evoluzione ed alle prospettive dell’organizzazione del lavoro nel Servizio Sanitario Nazionale a quarant’anni dalla sua istituzione.

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