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Fials Milano: spreco del Sacco che smobilita pre-triage

di Redazione Roma

Pubblico Impiego

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Un container pagato somme importanti e mai usato. Fino alla sua rimozione, non meno costosa. È la denuncia del sindacato Fials Milano, che si rivolge alla dirigenza dell’ospedale Sacco, chiedendo di motivare le ragioni del mancato utilizzo (e, dunque, dello spreco di denaro pubblico). La segretaria Mimma Sternativo: Situazioni sempre inaccettabili ma in anni così delicati è troppo.

Sternativo, Fials Milano: spreco di denaro pubblico è inaccettabile sindacali

Lo spreco dell’ospedale Luigi Sacco di Milano che smobilita il container pre-triage che è stato pagato (molto), installato e mai adoperato (nuovo di zecca). Per poi essere rimosso, con dei costi tutt’altro che esigui. È quanto denuncia la segretaria della Fials Milano, Mimma Sternativo. La stessa FIALS ha chiesto alla dirigenza del “Sacco” per quale ragione il container non sia mai stato adoperato.

La risposta non c’è stata – spiega Fials Milano – ma abbiamo la certezza che si tratti di banale, quanto drammatica, carenza di personale. Una situazione, aggravata dalle sospensioni per mancato adempimento all’obbligo vaccinale anti Covid ma atavica, che non viene in mente di colmare con nuove – imprescindibili – assunzioni. Eppure,viene ancora segnalato, è stata da poco deliberata la dismissione del container “per la realizzazione di aree pre-triage e attesa a servizio delle aree di Pronto soccorso dei presidi ospedalieri Sacco, Fatebenefratelli e Buzzi, necessari alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, citando letteralmente la delibera.

Quindi la FIALS riporta – da stralci della delibera – la cronistoria del container: Nel mese di ottobre 2020 si è rilevato un nuovo incremento di accessi di pazienti affetti da Covid-19, nei pronto soccorso dei presidi ospedalieri dell’Asst Fatebenefratelli Sacco; per una migliore gestione delle aree di pronto soccorso, la Direzione sanitaria ha richiesto l’allestimento di aree di pre-triage, ovvero di aree di attesa aggiuntive separate rispetto alle strutture esistenti, nei presidi ospedalieri Sacco, Fatebenefratelli e Buzzi;

Una premessa che il sindacato Fials Milano considera basilare, tratteggiando poi l’iter legato alla dismissione del container, che si sviluppa su due punti:

  1. Di procedere, sulla base delle indicazioni poste da parte Dott. Pietro Olivieri (Dmp Sacco) e la Dott.ssa Alessandra Gimigliano (Dmp Fatebenefratelli), alla rimozione ed allontanamento alla data di scadenza contrattuale dei container ora installati presso i presidi ospedalieri Luigi Sacco e Fatebenefratelli;
  2. di affidare alla società Operamed s.r.l, ai sensi del combinato disposto degli artt. 36 comma 2 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. ed art. 1 comma 2 lett. a) della L.120/2020, sulla base delle esigenze poste da parte della Dott.ssa Elena Parravicini (Dmp Buzzi), alla società Operamed s.r.l., il noleggio dei container ora installati presso il p.o. Vittore Buzzi per il periodo a far data dal 01/12/2021 fino al 30/06/2022, per l’importo pari a euro 19.268,68 oneri della sicurezza inclusi, oltre 22% iva pari a euro 4.239,11, per complessivi euro 23.507,79.

A questo punto Fials Milano pone due importanti domande: Ha avuto senso spendere tutto questo denaro pubblico per non utilizzare il container?. E ancora: È accettabile che a due anni dall’inizio della pandemia, il pre-triage non sia stato risolto, a ridosso del picco della quarta ondata?. Secondo la segretaria Sternativo Lo spreco di denaro pubblico è inaccettabile sempre ma in anni così delicati è davvero troppo. Non c’è il personale per un pre-triage sicuro, viene noleggiato un container che viene smantellato senza che sia mai stato usato. Aspettiamo risposte.

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Giornalista

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