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Ccnl Sanità, resta aperto il confronto sulle indennità

di Redazione Roma

Pubblico Impiego

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Dalla previsione di cinque anni di permanenza in una singola posizione economica prima di poter partecipare alla selezione per la posizione economica superiore alla definizione delle modalità di calcolo del lavoro straordinario, alle modifiche sull’articolato del “lavoro a distanza”. Si tratta di alcune modifiche ad articoli già presentati all’interno della bozza che l’Aran ha sottoposto in visione a Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che attraverso una nota congiunta fanno il punto.

Ccnl Sanità, a che punto è la trattativa secondo Cgil Cisl e Uil Fpl

Un nuovo passo nella trattativa tra l’Aran e le parti sindacali per il rinnovo del Ccnl Comparto Sanità. “Nuovo” ma non definitivo, considerando che venerdì 6 maggio ci sarà un nuovo confronto e già sono in agenda ulteriori due appuntamenti rispettivamente mercoledì 11 e martedì 17 maggio.

Ad ogni modo, mediante una nota congiunta, Michele Vannini della segreteria nazionale Fp Cgil, Marianna Ferruzzi, segretaria nazionale Cisl Fp e Salvatore Altieri, segretario nazionale Uil Fpl fanno il punto, come da elenco, sullo stato dei lavori, prendendo il via dalla bozza – ricevuta dall’Aran – contenente alcune modifiche ad articoli già presentati:

  • La modifica della definizione della prima area di nuova classificazione del personale in “area del personale di supporto”
  • La riscrittura del comma 1 della norma di primo inquadramento, con la previsione della istituzione dei nuovi profili di “assistente informatico”, nel quale confluisce il precedente profilo di “programmatore” e di “assistente dell’informazione”, quest’ultimo in applicazione del Contratto collettivo nazionale per la specifica regolazione di raccordo del personale profili informazione, siglato nel corso di questo mese
  • La previsione di un quinquennio di permanenza in una singola posizione economica prima di poter partecipare alla selezione per la posizione economica superiore (proposta sulla quale i sindacati hanno espresso con forza la loro contrarietà, considerando improponibile un periodo così lungo di tempo, ribadendo che anche gli importi previsti per i differenziali economici dovranno essere rivisti al rialzo)
  • In merito alla definizione delle modalità di calcolo del lavoro straordinario, i sindacati hanno riscontrato con soddisfazione che – come oltremodo richiesto – nella bozza presentata è stato ripristinato il precedente algoritmo comprensivo delle relative maggiorazioni del 15%, 30% e 50%, rispetto al valore della singola ora di lavoro, in relazione alla tipologia di straordinario effettuata
  • Infine, i dirigenti sindacali segnalano alcune modifiche sull’articolato del “lavoro a distanza” (lavoro agile e lavoro da remoto), nonché su quello relativo agli incarichi della Sezione ricerca, sulle quali si sono riservati di presentare ulteriori considerazioni e proposte nelle riunioni successive

Ad ogni modo, nel corso dell’incontro gli stessi sindacati hanno ribadito le principali proposte presentate nei precedenti colloqui che, al momento, non hanno ancora trovato un punto di incontro tra le parti, con particolare rimando a quelle riguardanti la nuova classificazione del personale, dove abbiamo ribadito la necessità di inserire nuovi profili che consentano di riconoscere le figure che oggi operano in sanità, a partire dal personale delle Centrali numero unico 112, la necessità di individuare le opportune soluzioni per superare le criticità presenti in Arpa, il sistema degli incarichi e la certezza del corretto uso in sede aziendale delle risorse dei fondi contrattuali, a cominciare da quelle utilizzate per il lavoro straordinario.

Fermo restando che il confronto tra le parti resta aperto anche in relazione a tutte le altre materie – come le norme che regolano il rapporto di lavoro, oltre al tema delle diverse indennità –, con l’Aran che si è riservata di valutare ulteriormente tutte le richieste e di fornire una risposta nel prosieguo del confronto.

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