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Pubblico Impiego

Contratto sanità, aggressioni al personale parte della trattativa

di Redazione Roma

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La consapevolezza di trovarsi di fronte alla possibilità tangibile di una svolta per la sanità di casa nostra. Nel corso dell’ennesima giornata di trattative con l’Aran, nell’ambito del rinnovo del contratto 2019-2021 del comparto sanità, si sono intravisti spiragli di cambiamento. La trattativa è rinviata al 17 novembre.

Rinnovo CCNL, Nursing Up: si apre la strada per aumenti al personale

Si è svolto nella giornata del 4 novembre l’incontro previsto con l’Aran per il prosieguo del negoziato sul Ccnl Sanità Pubblica 2019/2021. A conclusione è stato espresso ottimismo dal Nursing Up (si apre la strada, finalmente, per dare un esito favorevole alle nostre richieste di aumenti per gli operatori sanitari). Il rimando è ai provvedimenti contenuti all’interno della bozza del disegno di Legge di Bilancio 2022, che entro dicembre si dovrebbe trasformare in realtà. Da parte sua il Nursing Up – che preme sul tasto del riconoscimento dell’elevata professionalità degli infermieri italiani affinché venga equiparata, nell’ottica economica, ai colleghi europei – si è soffermato, in particolare, proprio sulle rilevati novità emerse, durante le ultime ore, nella bozza indicata, ovvero in merito alle indicazioni che potrebbero cambiare in modo tangibile il destino contrattuale di numerosi operatori sanitari.

Chiedendo pragmatismo, ma anche sinergia a governo e Regioni, il sindacato degli infermieri ha richiamato i contenuti degli articoli 154 e 151 della adottanda Legge di Bilancio, con i quali viene previsto lo stanziamento di nuove risorse. Un fondo di 200 milioni di euro destinati alla revisione dell’ordinamento professionale ed altrettanti messi a disposizione per integrare lo stipendio accessorio.

Parliamo di risorse destinate ai professionisti della salute, che si aggiungono a quelle che, in piccola parte, hanno già visto la luce con l’approvazione dell’indennità specifica per gli infermieri, esito delle nostre lotte e delle nostre battaglie di piazza, e dovrà essere erogata proprio dopo l’approvazione del contratto in discussione, spiega il presidente del Nursing Up, Antonio De Palma.

NurSind: impellente dare giusto riconoscimento economico al personale

Esprime ottimismo – ma, anche qui, in maniera tiepida – il NurSind, che per voce del segretario nazionale, Andrea Bottega, spiega: Sono stati fatti passi avanti in tema di relazioni sindacali e lavoro agile. Ciononostante manca ancora molto lavoro, e per la chiusura del contratto non si prevedono tempi brevi. Si allungano quindi i tempi di erogazione dell’indennità di specificità infermieristica.

A conclusione del tavolo contrattuale intercorso con Aran – nonché alla presenza delle altre rappresentanze sindacali – il NurSind ha rimarcato l’impellenza di dare un segnale tangibile al personale della sanità che chiede, quanto prima, un riconoscimento economico.

La mancata entrata economica a cui in particolare fa riferimento NurSind, è l’indennità specifica infermieristica, per la quale sono stati stanziati 335milioni di euro, in sede di Legge di Bilancio 2021 e la cui erogazione, stabilita a partire da gennaio 2021, è legata – così come riporta il relativo articolo 66 –, al rinnovo del Cncl Comparto Sanità mentre per il personale medico è già stata erogata direttamente e mensilmente da gennaio 2021.

Fermare le aggressioni al personale, Fials: una priorità

Apprezzati anche dalla Fials i passi compiuti (pur nella certezza che c’è ancora molto da fare) nell’ambito della trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale per i lavoratori della sanità. Focus, in particolare – quale oggetto di contrattazione integrativa – il tema della salute e della sicurezza sul lavoro.

Fermare la violenza e garantire tutti i lavoratori è, per il sindacato, una priorità. Apprezzata poi la possibilità di poter avviare un confronto sulle linee generali di indirizzo per l’adozione di misure finalizzate alla prevenzione delle aggressioni sul lavoro.

Siamo sulla strada giusta, le parole del segretario generale Fials, Giuseppe Carbone. E ancora, la Federazione – così come il NurSind – ha chiesto di parlare di lavoro agile anche per le professioni sanitarie (come nel caso della teleassistenza), di affrontare il tema delle misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burnout, dei progetti di riorganizzazione collegati ai fondi del Pnrr – un’occasione da non sprecare –, del’eventuale esonerabilità dai servizi di pronta disponibilità del personale che abbia superato la soglia di 62 anni di età anagrafica.

Cgil-Cisl-Uil: prosegue discussione su articolato relazioni sindacali

Ma l’incontro del 4 novembre ha avuto come tema anche – e soprattutto – il prosieguo della discussione sull’articolato delle relazioni sindacali, avviata in maniera organica solo nella precedente riunione, nella quale Cigl-Cisl-Uil avevamo sottolineato l’importanza di garantire un sistema delle relazioni sindacali più ampio ed efficace.

Tra i risultati raggiunti viene riportato l’inserimento nel confronto regionale delle “linee di indirizzo per la regolamentazione dell’attività di supporto alla libera professione” nonché dei “progetti di riorganizzazione collegati ai fondi del Pnrr”. E ancora, l’inserimento nel confronto delle “linee generali di indirizzo per l’adozione di misure finalizzate alla prevenzione delle aggressioni sul lavoro”, la definizione di un sistema che garantisca maggiori certezze di attivazione e di funzionamento dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione e l’ampliamento delle materie deputate a tale momento di relazione sindacale.

Come anticipato, tra le materie implementate da trattare nell’Organismo paritetico c’è anche quella relativa alla esonerabilità, su base volontaria, dai servizi di pronta disponibilità del personale che abbia superato la soglia di 62 anni di età anagrafica. Su questo, Cigl, Cisl, Uil hanno anche chiesto che la possibilità di esonero sia allargata, sempre su base volontaria, all’effettuazione dei turni h24, rimarcando la necessità di una diversa valutazione dell’età anagrafica. In chiusura, è stata concordata un’ulteriore convocazione per il prossimo 17 novembre.

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