Nurse24.it
scopri i vantaggi della convenzione

nursing up

Ccnl Sanità, Nursing Up: schiarita sul contratto

di Redazione Roma

Pubblico Impiego

    Successivo

A poche ore dall’annuncio dello sciopero nazionale, in programma l’8 aprile, il Nursing Up comunica l’apertura di Aran verso gli attesi incarichi di funzione per gli operatori sanitari inseriti nell’area dei professionisti della salute. Siamo di fronte a un notevole passo in avanti rispetto al recente passato, afferma il presidente del sindacato, Antonio De Palma, che guarda con favore alla schiarita sul Ccnl comparto sanità. Finalmente risposte concrete alle nostre richieste.

Incarichi di funzione: un concreto riconoscimento per gli infermieri

Antonio De Palma, presidente Nursing Up

Venerdì scorso si è registrato l’ultimo incontro, non definitivo, tra l’Aran e i sindacati nell’ambito della trattativa per il rinnovo del contratto del comparto sanità (il punto di Cgil, Cisl e Uil e di Fials). E secondo il Nursing Up, che nelle ore scorse ha proclamato uno sciopero nazionale per il prossimo 8 aprile (l’Italia è a rischio paralisi) – accompagnato dal blocco degli straordinari per 6 giorni (dall’8 al 16 aprile) – un’apertura importante nei confronti della categoria c’è stata, eccome. In primis, Nursing Up riporta la disponibilità, da parte dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni a dare riscontro positivo all’assegnazione di incarichi di funzione ai professionisti della salute, sul modello di quanto accade già per la dirigenza medica. Parliamo di incarichi che dovrebbero arrivare per i professionisti, a prescindere dalla discrezionalità aziendale.

Un passaggio che il sindacato etichetta come decisivo, dal momento che finalmente, come da noi richiesto sin dalla piattaforma che presentammo ad inizio trattative, si dovrebbero assegnare incarichi di funzione, sulla via di quanto accade per i medici, e che costituirebbero un concreto riconoscimento, in questo caso della professionalità e dell’alta qualificazione degli infermieri e delle altre professioni sanitarie, e ciò indipendentemente dal possesso di titoli di studio, che invece potranno essere valorizzati differentemente. E ancora, siamo di fronte, come negarlo, ad una evoluzione, in questa complessa trattativa, legata all’indispensabile percorso di valorizzazione degli infermieri, che rappresenta uno dei leitmotiv assoluti delle nostre battaglie, scrive infatti il sindacato in un nota che segue quella diramata sul prossimo sciopero nazionale (mentre lo scorso 28 gennaio ad incrociare le braccia sono stati migliaia di infermieri, dal nord al sud Italia, su iniziativa del Nursind).

Il nostro impegno profuso, le nostre battaglie per il bene degli infermieri cominciano ad assumere un senso agli occhi di chi, con il nuovo contratto, è chiamato a decidere del nostro futuro

Sempre secondo Nursing Up, l’Aran si sarebbe riconosciuta ben disposta nel prevedere meccanismi alternativi rispetto a quelli ipotizzati nella precedente bozza, che consentano una reale progressione di carriera proprio per quegli infermieri e gli altri operatori sanitari che, inseriti nell’area D, resterebbero confinati a tale livello, mentre tutti gli altri potrebbero, secondo le bozze sottoposte precedentemente, muoversi tra le fasce sottostanti. Scrive ancora il sindacato: Ricordiamo che uno dei motivi fondamentali che ci hanno indotto a proclamare lo stato di agitazione, è proprio legato al fatto che molti professionisti dell’area D, quelli delle professioni sanitarie, secondo l’ipotesi Aran rischiavano di rimanere ingabbiati, perché non tutti potevano accedere all’area E della elevata qualificazione, ritrovandosi penalizzati rispetto a quelli, inseriti nelle aree sottostanti, avrebbero avuto la concreta possibilità di accedere all’area successiva.

Aumento degli stipendi per gli infermieri

Per quanto attiene gli stipendi (occorre rammentare che in 10 anni sono stati persi circa 3mila euro), il Nursing Up precisa: Ci è stato annunciato oralmente, ma attendiamo i documenti che lo confermino, un aumento medio di 102 euro mensili, per 13 mesi, per tutti i dipendenti, con l’elemento perequativo che pesa circa 14 euro, ai quali andrebbero poi aggiunti:

  • una percentuale dello 0,55/risorse dovuta agli stanziamenti della legge di bilancio 2022 destinata ai nuovi ordinamenti contrattuali
  • una percentuale dello 0.22/risorse dovuta agli stanziamenti della legge di bilancio 2022 destinata al monte salari per i fondi
  • l’indennità di specificità infermieristica
  • l’indennità di tutela del malato (per le altre professioni sanitarie)
  • l’indennità per il personale dei Pronto soccorso

Il sindacato puntualizza che il totale di tutte queste voci, secondo l’Aran, porterebbe ad un aumento medio, complessivo di euro 174 circa a dipendente. In questo caso il punto di riflessione è d’obbligo, ma soprattutto per la singolarità del metodo utilizzato, e cioè il cumulo, tra loro, di istituti destinati non alla generalità dei dipendenti bensì a differenti tipologie di personale. Ritenendo che ciò che conta è quanto percepirà in più ogni infermiere ogni mese in busta paga. Da qui un’altra precisazione: Finalmente, l’Aran si è detta disposta a convogliare la maggior parte delle risorse del contratto sul trattamento stipendiale base, lasciando solo lo 0,22% su quello variabile. In questo senso, e sulla scia di questa apertura, noi di Nursing Up abbiamo chiesto che, per quanto attiene alla quota dello 0.22 %, le risorse vadano riviste, in un discorso di equilibrio e compensazione tra le stesse, privilegiando maggiormente le indennità legate alle posizioni che ricoprono maggiori responsabilità e impegno come, solo come esempio, l’indennità notturna (si pensi ai 26 centesimi di aumento ipotizzato), quella di pronta disponibilità (poco meno di 1 euro).

Nursing Up: finalmente risposte concrete alle nostre richieste

E ancora, il Nursing Up ribadisce quanto già richiesto in occasione della precedente seduta, e cioè di eliminare quella norma ipotizzata, e che ci portiamo quasi come eredità dal precedente contratto, che consente di non pagare lo straordinario a chi è assegnatario di una indennità per alcune tipologie di incarico (Non possiamo accettare il gioco di chi ci concede una cosa per togliercene un’altra. Lo straordinario è un istituto importante per le professioni sanitarie). A questo punto, la conclusione – appannaggio del presidente nazionale del Nursing Up, Antonio De Palma, è d’obbligo: Siamo di certo di fronte a un notevole passo in avanti rispetto al recente passato. Finalmente arrivano risposte concrete alle nostre richieste. Il nostro impegno profuso, le nostre battaglie per il bene degli infermieri cominciano ad assumere un senso agli occhi di chi, con il nuovo contratto, è chiamato a decidere del nostro futuro. Non possiamo che confidare che tutto quello che oggi ci è stato annunciato oralmente, abbia un concreto seguito, e su queste basi siamo certamente disponibili, beninteso sempre che tutto ciò si traduca effettivamente in norme scritte, in grado di sancire ciò che noi chiediamo, e quindi un contratto idoneo a porre le basi per una nuova storia degli infermieri e dei professionisti sanitari italiani.

Ritorna al sommario del dossier Pubblico Impiego

Giornalista

Commenti (1)

Maury. 22

Avatar de l'utilisateur

1 commenti

Bella vittoria

#1

Circa 60euro netti in busta indennità inf non va in tredicesima e neanche in liquidazione quindi 40euro circa netti bella vittoria complimenti ai sindacati calTevi le braghe come sempre