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Ccnl sanità, Nursing Up: l’accordo è vicino

di Redazione Roma

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Individuati i contorni entro i quali dovranno essere usate le risorse aggiuntive destinate al nuovo ordinamento, poco più di 157 milioni di euro, l’Aran ha dato indicazioni affinché il contratto dibattuto debba focalizzarsi sul sistema degli incarichi, sia dell’area del personale di elevata qualificazione sia delle altre aree. Nursing Up fa il punto e ammette: Per l’Aran si va verso le battute conclusive.

Rinnovo Ccnl Sanità, Nursing Up: testo verso le battute finali

Riprende la trattativa per il rinnovo del Ccnl comparto Sanità. Secondo il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, la firma del rinnovo potrebbe giungere entro la fine di giugno.

Dunque, sembra vicina la fumata bianca per il rinnovo dei contratti del settore sanitario.

Anche perché, il tanto atteso Atto di Indirizzo integrativo delle Regioni, con le risorse indispensabili a proseguire la contrattazione, è giunto sul tavolo dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.

La trattativa intende approdare a una bozza di accordo che contiene le cifre reali di aumento in busta paga per i diversi settori professionali, cominciando proprio dagli infermieri.

A questo proposito, il Nursing Up, uscendo dall’incontro dell’8 giugno, comunica che il Comitato di settore – nell’individuare i perimetri entro cui dovranno essere usate le risorse aggiuntive destinate al nuovo ordinamento (poco più di 157 milioni) – ha dato indicazioni affinché il contratto in fase di discussione debba concentrarsi sul sistema degli incarichi, sia dell’area elevata qualificazione sia di quelli delle altre aree, tra le quali si trovano quella dei professionisti e dei funzionari.

Progressioni verticali tra le aree

La sigla presieduta da Antonio De Palma rende noto, poi, che particolare interesse viene attribuito alle progressioni verticali tra le aree del nuovo sistema. Facendo presente di non avere nulla in contrario ad eventuali, ipotizzate riclassificazioni verso l’area superiore di qualsiasi tipologia di dipendente, il sindacato precisa che ciò, comunque, non potrà avvenire senza che il contratto garantisca la medesima opportunità anche al personale dell’area delle professioni sanitarie, che altrimenti resterebbe lì confinato, senza poter accedere alle medesime possibilità di progressione di carriera riservate agli altri.

Viene fatto poi presente che rimangono da presidiare le approvande norme sulle progressioni verticali – ovvero quelle dalle quali, allo stato attuale, sarebbero esclusi tutti i dipendenti dell’area professionisti sanitari e dei funzionari – poiché il Comitato di settore, nel proprio atto, ha indicato anche tali tipologie di progressioni come destinatarie di parte delle risorse.

Modalità idonee di compensazione

La delegazione del Nursing Up è tornata a chiedere che vengano individuate modalità idonee a compensare le opportunità di progressione verticale alle quali infermieri e professioni sanitarie non avranno accesso e che sono fuori dal sistema degli incarichi, perché le attuali norme in bozza dicono che alle stesse potranno accedere solo i dipendenti delle aree sottostanti. E ancora, il sindacato esplicita che urgono differenziali aggiuntivi, per il personale al quale non viene assicurato l’accesso alle progressioni verticali inter-area, come infermieri e professioni sanitarie.

Indennità di Pronto soccorso

Partendo dalla considerazione che l’indennità di Pronto soccorso vale 63 milioni, il Nursing Up fa presente che l’indicazione è quella di attribuirla al personale operante nei servizi di Pronto soccorso, in ragione dell’effettiva presenza in servizio, mentre sull’attribuzione della percentuale aggiuntiva dello 0,22 del monte salari – quella integrativo da destinare al trattamento accessorio pari a circa 51.03 milioni – il Comitato ha deciso di passare il testimone alle aziende sanitarie, e quindi alla contrattazione integrativa. Di fatto, le risorse aggiuntive confluiranno nello specifico fondo destinato al disagio, e in questo modo potranno essere utilizzate.

Norme sulla mobilità dei dipendenti

L’Aran ha accolto la richiesta del Nursing Up di rendere obbligatoria, per le aziende sanitarie, l’applicazione dei criteri di priorità nell’accettazione delle domande di trasferimento. Obbligo quindi, per le Aziende, di attenersi a criteri generali e non discrezionali nella selezione dei candidati.

Pertanto, spiega il sindacato, i trasferimenti dovranno essere accordati privilegiando le domande per gravi e documentate esigenze di salute, per ricongiungimento del coniuge o per l’assistenza dei figli minori o inabili, dei genitori (solo per fare alcuni esempi).

Agevolazioni per i lavoratori con orario a turni

Sarebbe passata anche la norma, richiesta dal Nursing Up, che introduce una priorità nell’impiego flessibile dei genitori di figli minori che lavorano e che sono entrambi turnisti, consentendo ai medesimi, ove non sussistano particolari ragioni organizzative, lo svolgimento di turni di servizio opposti. Altresì è stata modificata la norma voluta dall’Aran sul riconoscimento dei festivi infrasettimanali al personale turnista.

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