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Emilia-Romagna e Piemonte stabilizzano precari Covid

di Redazione Roma

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Per i sanitari impegnati in prima linea durante l’emergenza pandemica arriva la stabilizzazione. In Emilia-Romagna l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini e il direttore generale Luca Baldino hanno assicurato che la prima settimana di ottobre usciranno i bandi per la stabilizzazione dei precari assunti per l’emergenza Covid. In Piemonte, su proposta dell’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, la Giunta ha recepito l’accordo su stabilizzazione e proroga contrattuale del personale precario Covid in ruolo sanitario e socio-sanitario. I sindacati: Siamo soddisfatti, ma sono ancora tanti i temi irrisolti.

Precari Covid-19: stabilizzazioni in Emilia-Romagna e Piemonte

Durante le fasi più complesse della pandemia erano – come sempre, d’altronde – in prima linea, per assistere i pazienti affetti da Covid-19. Tanti, non solo sugli organi di stampa, li etichettarono eroi, ma alcuni di loro – dal punto di vista lavorativo – erano precari, rischiando di ritrovarsi disoccupati dopo il grande impegno contro il virus. Oggi quel rischio, per i sanitari di Emilia-Romagna e Piemonte, è scongiurato.

Emilia-Romagna, 1.000 precari Covid verranno stabilizzati

I lavoratori interessati sono coloro con ruoli sanitari e socio-sanitari del settore e della dirigenza assunti a tempo determinato che, al 30 giugno, hanno maturato almeno 18 mesi di servizio alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale, seppur non continuativi.

Inoltre, devono aver prestato servizio per almeno sei mesi nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022. I sindacati stimano che circa 1.000 sanitari verranno stabilizzati così in regione.

Dal canto suo, la Regione – il cui assessore alla Salute, b>Raffaele Donini, aveva rassicurato in merito i sindacati, dalla Cgil alla Cisl Fp – fa sapere che in Emilia-Romagna dal principio della pandemia a oggi sono stati assunti a tempo indeterminato oltre 17.300 lavoratori, di cui poco meno di 7.200 infermieri. Nel 2022 le assunzioni a tempo indeterminato sono già state 2.300.

Nell’esprimere soddisfazione in rapporto alle assunzioni del personale sanitario precario, i sindacati rammentano temi che definiscono irrisolti, ovvero le risorse dei fondi contrattuali per garantire continuità stipendiale al personale, nonché rispetto alle carenze di personale legate ai nuovi servizi da assicurare in relazione all’emergenza pandemica in corso, al recupero delle liste di attesa e alle progettualità del Piano nazionale di ripresa e resilienza e pertanto a un chiaro piano di riordino e di rilancio della nostra sanità sul territorio. Paolo Palmarini, segretario della Uil Fpl di Ravenna, rammenta – sempre e comunque – l’esigenza di valorizzare il personale sanitario.

Piemonte, recepito l’accordo per stabilizzare 1.137 precari

Recepito l’accordo su stabilizzazione e proroga contrattuale del personale precario Covid in ruolo sanitario e socio-sanitario. Stipulato tra la Regione e le organizzazioni sindacali del comparto lo scorso 6 giugno, l’accordo in questione prevede la stabilizzazione progressiva nel rispetto delle scadenze dei contratti dei 1.137 operatori delle professioni sanitarie e socio-sanitarie (in particolare infermieri, Oss, tecnici e assistenti sociali) in possesso dei requisiti previsti dal Governo, ovvero aver maturato al 30 giugno 2022 18 mesi di servizio, di cui almeno sei mesi nel periodo Covid.

Il medesimo accordo sancisce anche la proroga al 31 dicembre 2022 dei contratti a tempo determinato in scadenza nel secondo semestre del 2022 del personale sanitario e socio-sanitario non in possesso dei requisiti imposti dal Governo per la stabilizzazione.

Si tratta di 530 operatori professionisti, i cui contratti verranno prorogati grazie agli 8 milioni di euro di risorse straordinarie che la Regione garantirà alle Aziende sanitarie del Piemonte. Parti del medesimo accordo anche la copertura per il riconoscimento della retribuzione accessoria del personale per l’anno 2021 e l’impegno a definire ed applicare il Decreto Calabria, che prevede la possibilità di revisione del limite di spesa per il personale. Sempre nel rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del Sistema sanitario regionale, è stato definito un incremento del 2% per il 2022, del 35 per il 2023 e del 5% per il 2024.

Tanto in Emilia-Romagna quanto in Piemonte, stabilizzazioni e proroghe dei contratti del personale Covid-19 permetteranno di continuare ad assicurare le risorse necessarie sia per fronteggiare le urgenze del servizio sanitario sia per gestire il piano di riduzione delle liste d’attesa.

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