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Legge di Bilancio

Fials revoca lo sciopero proclamato per il 4 dicembre

di Redazione

Pubblico Impiego

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La Segreteria Nazionale FIALS ha revocato lo sciopero del personale del comparto della sanità pubblica proclamato per l’intera giornata del 4 dicembre 2020. Permane comunque lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto sanità pubblica - si legge nella nota - per ottenere risorse aggiuntive ed aumenti dignitosi.

Manovra finanziaria, FIALS: faremo sentire il nostro stato di agitazione

Giuseppe Carbone, segretario nazionale FIALS

Lo sciopero proclamato da FIALS per il 4 dicembre è stato revocato. La decisione è maturata - scrive la Segreteria Nazionale FIALS in una nota - subito dopo l’appello di ieri (giovedì 26 novembre, ndr.) delle forze politiche ai sindacati della sanità sulla necessità di un dialogo comune per fare emergere la valorizzazione degli operatori della sanità con la legge di bilancio 2021 in discussione alla Camera dei Deputati.

Un appello delle forze politiche che segue quello del Capo dello Stato, che ha richiamato, in questo particolare periodo di emergenza pandemica, le istituzioni a sviluppare un dialogo con le forze sociali.

La nostra forte determinazione allo sciopero generale era generata - continua FIALS - dall'insensibilità del governo a valorizzare, con la legge di bilancio 2021, tutte le professioni sanitarie e socio sanitarie. Riscontriamo oggi come le nostre istanze di modifica alla manovra trovano non solo attenzione in diverse forze politiche di maggioranza e presentate come emendamenti alla legge di bilancio 2021 ma anche la immediata disponibilità a specifici incontri con la FIALS.

Permane, comunque, lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto sanità pubblica - prosegue la nota - per ottenere risorse aggiuntive ed aumenti dignitosi e detassati con il rinnovo del contratto di lavoro, per il riconoscimento dell’indennità di esclusività ed attività libero professionale per tutte professioni sanitarie e sociali, oltre alle indennità specifiche per tutti gli operatori della sanità con congrui importi sicuramente non paragonabili ai 2 euro al giorno proposti agli infermieri.

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